Greasemonkey è da sempre una delle estensioni per Mozilla Firefox più utilizzate, per un motivo molto semplice: durante la navigazione Web consente all’utente di eseguire script su una pagina Internet, funzione molto utile, ad esempio, per modificare l’aspetto di un sito o gestirne i contenuti. Perché quindi non integrare un’estensione di questo calibro all’interno del browser? Un’idea semplice ma efficace che gli sviluppatori di Big G hanno subito messo in pratica. Google Chrome 4, infatti, adesso supporta nativamente Greasemonkey. Addirittura, fa sapere Google, l’80% degli script Greasemonkey esistenti vengono visti da Chrome 4 come estensioni e basta un clic per installarli. In soldoni, questo significa che ai circa 1.500 add-on pronti per Chrome, si aggiungono ben altre 30.000 estensioni. La prudenza è comunque d’obbligo ed è sempre bene documentarsi sugli script che si è in procinto di installare dal momento che sono in grado di accedere a tutti i dati salvati dal browser (account, cronologia, ecc.). Google Chrome 4 a questo punto fa un importante passo avanti e diventa in grado di competere ad armi pari con Mozilla Firefox. Insomma, la guerra dei browser è appena cominciata.
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