Prosegue la battaglia intrapresa dalle major cinematografiche e discografiche contro il download illegale di contenuti protetti da diritto d’autore, ma una sentenza pronunciata da un tribunale spagnolo potrebbe cambiare l’orientamento del diritto in materia di peer to peer. Infatti se talvolta le vicende giudiziarie sulla lotta al file sharing portano alla chiusura o all’oscuramento di portali dedicati al P2P, come successo per The Pirate Bay in Italia, in Spagna le cose stanno prendendo un’altra strada.

Un tribunale di Barcellona nella causa che vede la SGAE (equivalente della SIAE italiana) contro Jesús Guerra, gestore del sito elrincondejesus.com, ha stabilito che i portali che offrono link che rimandano a contenuti presenti sulle reti P2P sono equiparabili a dei motori di ricerca e pertanto non sono illegali. Sul portale gestito da Guerra sono infatti presenti molti link che consentono di scaricare musica, film, software e molto altro, ma trattasi in gran parte di contenuti protetti da diritto d’autore.

Tuttavia il sito, completamente no profit e privo di pubblicità, non ospita fisicamente tali contenuti, ma si limita a elencare dei collegamenti alle reti BitTorrent ed eMule o a portali di video-sharing. Tutti fattori questi che nella corso del procedimento hanno giocato a favore del portale. A questo si aggiunge che il giudice avrebbe spiegato la propria decisione sostenendo che le reti P2P sono solo canali di trasmissione dati tra utenti privati e quindi non violano i diritti garantiti dalle leggi che tutelano la proprietà intellettuale.