La vicenda che negli ultimi mesi ha visto contrapposti il motore di ricerca Google e la Cina sembra essere giunta ad un punto di svolta. La nuova mossa di Big G contro le resistenze del governo cinese di allentare la morsa della censura è stata quella di spostare le sue attività in un territorio libero da filtri. Google ha infatti annunciato la chiusura dei suoi uffici cinesi e ha reindirizzato il traffico verso Hong Kong. Infatti, collegandosi a google.cn si viene reindirizzati verso google.com.hk, dal quale è possibile accedere ai servizi del motore di ricerca senza che i risultati vengano filtrati. Google potrebbe decidere a questo punto di andare alla conquista di nuovi mercati come Corea del Sud e Giappone, anche se l’uscita dalla Cina gli costerà una perdita economica stimata intorno ai 600 milioni di dollari e lascerà campo libero a motori concorrenti come Baidu e Bing. La chiusura completa delle operazioni in Cina dovrebbe avvenire il 10 aprile, ma si aspetta la contromossa del governo cinese che ha già fatto sapere di non approvare la mossa di Google per aggirare la censura.
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