Si parla spesso di cifre, dati, numeri forniti dalle case cinematografiche e discografiche relativi ad ingenti perdite causate dalla pirateria informatica. Si tratta di perdite allarmanti dell’ordine di milioni di dollari che le major definiscono come disastrose, tali da mettere in pericolo migliaia di posti di lavoro. Secondo alcuni esperti del settore convocati di recente dalla Commissione del Commercio Internazionale del Governo degli Stati Uniti, i criteri usati dalle major per quantificare le perdite andrebbero rivisti. Tra questi ad esempio, ci sarebbe l’assunto secondo il quale ad ogni copia pirata corrisponderebbe un invenduto. Gli esperti ritengono che, per avviare un’analisi più approfondita in grado di determinare il reale ordine di grandezza del fenomeno, sarebbe invece necessario ottenere dalle major un numero di dati decisamente maggiore di quelli finora diffusi.
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