Il fatto è successo qualche giorno fa, ma in Rete si continua a parlare di quello che è stato definito dai tecnici stessi di Facebook come il più grave problema in 4 anni di attività del social network. Il 23 settembre (intorno alle 22 in Italia, pieno pomeriggio negli Stati Uniti) Facebook non è stato accessibile per 2 ore e mezza. Si è trattato di un blackout totale e globale che ha lasciato in panne gli iscritti al famoso social network, i quali, presi dal panico, si sono riversati su Twitter per comunicare al mondo che il sito non funzionava (durante il blackout in quasi il 5% dei messaggi postati sul sito di microblogging era presente la parola “Facebook” contro lo 0,3 dei giorni normali). Il problema è stato causato da un sistema di controllo automatico della cache che ha interpretato male alcuni valori di configurazione. Questo ha portato ad un improvviso aumento di richieste per il database e quindi al blocco di Facebook. Il sistema di controllo è stato disattivato, ma per ripristinare la situazione precedente si è reso necessario riavviare l’intero social network, operazione che ne ha bloccato l’accesso per 150 interminabili minuti. Tutto è poi tornato alla normalità, ma su Twitter, durante il blackout, c’è chi ha ironizzato sulla faccenda con esilaranti frasi del tipo “Breaking News: Facebook salta. Aumenta la produttività sul lavoro. Gli USA escono dalla recessione”.
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