Per chi pensava di poter risparmiare tempo prezioso nelle ricerche di un qualsiasi file torrent utilizzando Google, deve prepararsi a ricevere una brutta delusione. Il gigante della ricerca sta applicando un giro di vite alla pirateria, tra cui il blocco dei termini di ricerca legati ad essa. Google sto inserendo nella sua blacklist diversi termini, fra cui “parole cattive” ed altri termini come ad esempio “lesbica”. Questa nuova misura va oltre la protezione dei bambini dai discorsi che incitano all’odio e alla pornografia. Kent Walker, General Counsel di Google, ha scritto nella giornata odierna, sul blog aziendale, che l’azienda sta istituendo una serie di nuove azioni per aiutare a prevenire la violazione dei diritti d’autore. L’azienda fa sapere che il processo per le richieste di DMCA è in fase di miglioramento e sarà applicato su tutte le piattaforme del colosso, a partire da Blogger. Chi presenterà una denuncia a Google affermando che la sua proprietà è stata violata, otterrà una risposta entro e non oltre le 24 ore, inoltre altre migliorie saranno apportate anche in tutte le procedure per notificare a Google che un contenuto è stato rimosso ingiustamente dal web. La morsa del motore di ricerca non si arresta qui, il giro di vite colpirà anche tutti quei siti web, i quali utilizzano AdSense e all’interno del loro sito trattano di argomenti ritenuti illeciti. La nuova posizione sulla pirateria da parte di Google sembra abbastanza restrittiva, non è sempre detto che alcuni termini inseriti sulla lista nera debbano essere per forza considerarsi illeciti, mettiamo il caso che io abbia bisogno di ricercare “OpenOffice torrent”, Google non può certo venirmi a dire che sono un pirata perché utilizzo il protocollo torrent per lo scambio di file. Questa mossa così restrittiva, potrebbe aprire un piccolo spiraglio per i concorrenti di BigG, i quali, al momento, non hanno ancora fatto sentire la loro voce sui possibili cambiamento che (e se) intendono adottare, per combattere la pirateria.
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