I reduci dello staff di Wikileaks, dopo l’arresto del suo leader Julian Assange, hanno deciso di fondare un nuovo portale denominato Openleaks, che secondo le indiscrezioni che trapelano in queste ore, dovrebbe aprire ufficialmente i battenti nella giornata di lunedì 20 dicembre. Un membro dello staff di Openleaks ha fato sapere che le due organizzazioni sono molto simili fra loro, la neonata Openleaks si impegnerà a fornire tutti i mezzi necessari agli informatori per metterli nelle condizioni di poter rilasciare in forma del tutto anonima le informazioni, l’unica differenza sostanziale fra i due portali, a quanto pare, sarà esclusivamente la gestione e la pubblicazione. Che all’interno di Wikileaks ci fossero delle divergenze, era cosa già nota, anche prima dell’arresto di Assange, al momento però non sappiamo con assoluta certezza se i “disertori” di Wikileaks, siano effettivamente il nuovo staff di Openleaks. A quanto pare, per quello che al momento è stato reso noto, possiamo supporre che la vera differenza fra i due portali, oltre quella del profilo organizzativo, sarà nella modalità con cui Openleaks agirà, ossia invece di pubblicare direttamente i documenti, il portale farà da tramite fra l’informatore e l’organizzazione che esso intende denunciare pubblicamente. La fonte interna del nuovo staff di Openleaks ha dichiarato che non sarà nel loro interesse pubblicare direttamente e a nome loro, un documento riservato, in quanto non vogliono ritrovarsi la pressione politica di cui gode in questo preciso momento il fratello maggiore Wikileaks. Il lavoro di una possibile pubblicazione delle informazioni sarà quindi affidato ai professionisti del settore editoriale, quindi è molto probabile che determinate informazioni non siano mai portate alla luce, esattamente come accade tradizionalmente al giorno d'oggi. Cambiamo tutto per non far cambiare niente, sarà questo il motto della nuova Openleaks? Se mi permettete, vorrei anche aggiungere questa domanda: ne avevamo davvero bisogno?
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