Sei vecchio quando: guardi ancora i film da un videoregistratore, ascolti la musica sul vinile, scatti ancora fotografie su pellicola e...ti piace utilizzare la posta elettronica. I giovani preferiscono di gran lunga le chat online e gli sms. Questo non è un fenomeno esordiente, ma è sulla cresta dell’onda da svariati anni e il trend è in continuo aumento, così come le telefonate sono già state surclassate da questi mezzi più immediati ed economici, anche l’e-mail viene presa di petto e minacciata dalle nuove tendenze giovanili. I giovani non digeriscono le e-mail per svariati motivi, tra cui troviamo la lentezza ed il processo di esecuzione troppo macchinoso. Scrivere una mail richiede che vengano compilati svariati campi, cosa che invece non accade negli sms e soprattutto nei messaggi istantanei nelle chat. Il dilagarsi dei social network ha notevolmente influito nella migrazione dei giovani a spingersi oltre i metodi di comunicazione classica, ricercando qualcosa di più immediato e semplice da utilizzare. Facebook sta cercando di migliorare la sua messaggistica integrata in modo tale da fornire esattamente quello che l’utente finale desidera: una conversazione istantanea. Il campo oggetto verrà eliminato, e la stessa sorte toccherà ai campi “cc” e “bcc”. Andrew Bosworth, direttore degli ingegneri di Facebook ha dichiarato che il futuro della messaggistica deve essere in tempo reale, più colloquiale e soprattutto più casual, e proprio in questa direzione si sta muovendo il gigante dei social network. Che l’e-mail non stia passando giorni felici, viene dimostrato anche da una ricerca dove i dati che emergono fanno presagire un lento ma inesorabile declino, dove viene evidenziato che tutti i popolari fornitori di e-mail, come Yahoo, Hotmail e Gmail, debbano fare i conti con una diminuzione delle visite dei loro siti web. La morte della posta elettronica non avverrà, in quanto è impensabile che molti professionisti si affidino alla messaggistica istantanea di un social network o chi per esso, semplicemente ci troviamo di fronte a sfumature generazionali, le quali non sono certo la novità del 2010. Ai giorni nostri i mezzi di comunicazione a disposizione sono molteplici e ogni generazione sceglierà quello che preferisce, ma parlare della morte dell’e-mail mi pare avventato.
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