La società statunitense MarkMonitor, specializzata nella tutela del copyright delle aziende, ha pubblicato uno studio dal quale si evince che i servizi di file hosting online sono ormai i canali preferiti dalla pirateria online. Secondo l’analisi effettuata dall’azienda, servizi come RapidShare, Megavideo e Megaupload, primi nella classifica dei siti più trafficati del 2010, sarebbero stati interessati da un totale di 21 miliardi di visite. Considerando inoltre un insieme di 43 spazi Web dediti al file sharing, questi avrebbero generato 146 milioni di visite al giorno, per un totale di 53 miliardi di visite in tutto il 2010. Dati questi da cui sembrerebbe potersi dedurre che i siti di file hosting siano ormai di gran lunga preferiti dai pirati ai classici circuiti P2P (BitTorrent, ecc.) per scambiare film, musica e serie TV. Tra le motivazioni di questo boom la facilità d’uso e l’elevata velocità di download dei file. Ovviamente contro questa analisi di MarkMonitor sono state sollevate diverse obiezioni (RapidShare potrebbe addirittura intentare una causa per diffamazione contro l'azienda statunitense), prima fra tutte quella che il numero delle visite generate in un anno non può essere direttamente collegato al download di materiale protetto da diritto d’autore, in quanto sui servizi di file hosting è possibile condividere contenuti assolutamente legali.
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