. "Una volta era più facile avere a che fare con terroristi ed organizzazioni che attaccavano gli stati, si sapeva a cosa si andava incontro, un tradizionale attacco bomba, oppure sequestri di mezzi di trasporto e civili. Oggi ci si mettono anche le cyber-organizzazioni a complicare le cose, ma noi tratteremo tutti allo stesso modo." Non sappiamo se qualcuno abbia pronunciato con esattezza queste parole, ma immaginando la scena di un film in cui una potenza mondiale è minacciata da un organizzazione di cyber-crimine, vorremmo che il suo presidente le pronunciasse, magari mentre passeggia nervosamente nella stanza dei bottoni, con il suo segretario personale che assiste e prende nota. Recentemente sia gli Stati Uniti che la Gran Bretagna hanno dichiarato che tratteranno i cyber-attacchi alla stessa stregua di attacchi convenzionali al paese, la stessa NATO si è schierata in posizioni non lontane, soprattutto nel caso degli attacchi, da parte di Anonymous, ai sistemi di pagamento Visa e PayPal in relazione al blocco dei fondi di WikiLeaks. A queste prese di posizione, Anonymous risponde oggi puntualizzando un aspetto importante: i suoi attacchi non hanno mai leso fisicamente alcuna nazione o alcun essere umano. Un altro aspetto su cui Anonymous basa le proprie azioni è la distinzione tra governi e collettività, "i primi agiscono per mantenere lo status quo, anche a discapito della trasparenza d'informazione e degli interessi della collettività". "Questo atteggiamento non è accettato da Anonymous, che in una disputa tra governo e popolazione si schiererà sempre dalla parte della popolazione" Il comunicato di Anonymous termina con un avvertimento piuttosto chiaro: "Non crediate di poter tagliare la testa ad un Idra, ne crescerebbero altre dieci. Allo stesso modo, se cercate di eliminare una rete Anon, ne sorgeranno altre dieci pronte a dichiararvi guerra in nome della trasparenza."
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