WikiLeaks torna a far parlare di sé mettendo a disposizione online, con un post sul proprio account Twitter, l’intero archivio dei cablogrammi riservati della diplomazia degli Stati Uniti. Si tratta di oltre 250.000 documenti diplomatici in suo possesso, apribili senza l’utilizzo di password. Non è stato precisato però se si tratta di documenti integrali o se sono stati censurati i nomi di alcune persone. Tale archivio invero circolava in Rete già da un po’ di tempo, anche se crittografato e protetto da password, ed era probabilmente sfuggito dai server durante uno degli attacchi informatici che il sito ha subito ultimamente. La password, però. era stata pubblicata lo scorso febbraio all’interno del libro “WikiLeaks: Inside Julian Assange's War on Secrecy” edito dal quotidiano The Guardian. Per questo motivo, Assange aveva aperto una polemica con il Guardian, accusandolo di avere irresponsabilmente diffuso un’informazione che avrebbe potuto mettere in pericolo molte persone. Da parte sua il Guardian si era invece difeso sostenendo che WikiLeaks aveva assicurato che la password avrebbe consentito l’accesso ad una versione dell’archivio che sarebbe rimasta su un server soltanto per poche ore, prima di essere eliminata. A questo punto della storia, considerato quanto successo WikiLeaks ha deciso di annunciare sul proprio account Twitter il link da cui è possibile accedere al materiale, i link per accedere ai file torrent completi e le password per chi volesse scaricare la versione crittografata. Inoltre, vista l’enorme quantità di materiale disponibile, lo staff di WikiLeaks chiede agli stessi utenti di segnalare le proprie scoperte. La decisione di WikiLeaks ha suscitato una preoccupazione diffusa ed è stata criticata da alcuni giornali (The Guardian, New York Times, El Pais e Der Spiegel) in quanto, come dichiarato in un comunicato congiunto, in questo modo si sono messi a rischio i nomi di persone (informatori, ecc.) che non dovevano essere coinvolti.
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