Il Registro ICM ha dato 50 giorni di tempo alle aziende, a partire da oggi, per reclamare il proprio dominio con estensione .xxx, per ogni dominio si pagherà una quota unica di 200 dollari, non certo poco, ma di sicuro meno dei 50 dollari l'anno necessari per mantenere domini top level (.com etc.). Per chi ancora non avesse afferrato lo scenario, siamo in una situazione in cui è concesso, ai marchi esistenti e proprietari di un dominio top level, di bloccare il corrispondente dominio .xxx, ad esempio, esistendo coca-cola.com, la multinazionale della famosa bibita può registrare il dominio coca-cola.xxx pagando 200 dollari una tantum. Siamo sicuri che nessuno, almeno per il momento, sia intenzionato a visitare il sito coca-cola.xxx, ma l'opportunità offerta dall'ICM ai grandi brand è da sfruttare se si vuole evitare che, in futuro, qualcuno possa registrare un dominio .xxx che ricalchi il dominio originale .com di un brand conosciuto, in modo da sfruttarne la fama per incrementare le visite al proprio sito hard. Scaduti i 50 giorni, seguirà un periodo di 17 giorni durante i quali i domini .xxx saranno venduti esclusivamente a società che operano nel campo dell'intrattenimento per adulti. Secondo alcuni, questo tipo di domini permetterà di visitare siti per adulti con la sicurezza di una certificazione (è innegabile che la maggior parte dei malware vengano veicolati attraverso siti del genere non certificati), inoltre sarà più semplice implementare un sistema di "parental-control" eliminando a priori la possibilità di accedere a tutti i domini .xxx, rendendo più sicura la navigazione per i minori. C'è da considerare, però, che non tutti sono favorevoli a questi domini, molti siti per adulti continueranno ad utilizzare le attuali estensioni, dunque le considerazioni fatte sopra non saranno del tutto veritiere.
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