Gironzolando per la Rete sarà capitato a molti di noi di leggere qualche pagina di Nonciclopedia, il sito parodia di Wikipedia, la famosa enciclopedia online. Bene, Nonciclopedia non è più consultabile in Rete, il sito è stato sospeso a tempo indeterminato dagli amministratori. “Nonciclopedia sciopera a tempo indeterminato per colpa di persone che si prendono troppo sul serio”, questa è la frase riportata sulla pagina principale del sito alla quale poi si aggiunge un riferimento esplicito “a Vasco Rossi e ai suoi avvocati”. Tutto è nato da una denuncia per diffamazione sporta contro il sito dal cantante di Zocca, che nella scorsa estate in più occasioni ha comunicato con i propri fan attraverso Internet, in particolare con videomessaggi pubblicati su Facebook, tanto da meritarsi il titolo di primo “social rocker" della storia. Gli amministratori di Nonciclopedia hanno deciso di scioperare per protesta ed hanno pubblicato una pagina con la quale, utilizzando il linguaggio satirico che contraddistingue il sito, illustrare agli utenti l’intera cronistoria della vicenda. Secondo quanto affermano gli amministratori, il 3 febbraio del 2010 l’avvocato di Vasco Rossi ha inviato una mail a Nonciclopedia e una raccomandata A/R a Wikia con la richiesta di cancellare la pagina perché ritenuta gravemente diffamatoria e di fornire i dati degli utenti in modo da poter procedere alla loro identificazione. Il giorno dopo, il 4 febbraio 2010, Nonciclopedia ha risposto al legale di Vasco Rossi, spiegandogli cos’è e come funziona il sito e, seppur non essendo in grado di fornire i dati degli utenti, dimostrandosi disponibile a cancellare dalla pagine le parti diffamatorie che avrebbe segnalato l’avvocato, così come avvenuto in passato con altri personaggi che hanno avanzato richieste simili. A questo punto però, affermano gli amministratori, l’avvocato non ha risposto al sito (anche se Nonciclopedia conserva la notifica di lettura). La vicenda a questo punto sembra conclusa e gli amministratori pensano si sia trattata di una finta mail, come spesso capita in Rete, tanto più che non vi è alcuna traccia della raccomandata che sarebbe stata spedita in California al loro host di Wikia. E invece no. Gli amministratori raccontano che l’8 agosto 2011 un admin di Nonciclopedia viene convocato dalla polizia postale per spiegare il funzionamento del sito, mentre altri 3 vengono convocati in settembre per lo stesso motivo. Proprio in in considerazione di questi ultimi avvenimenti gli amministratori hanno deciso di chiudere il sito a tempo indeterminato. Una decisione presa “per protesta, non per costrizione” tengono a precisare gli amministratori. “La protesta”, concludono gli amministratori, "si è resa necessaria nel momento in cui venendo incontro alle richieste (seppur opinabili, visto che questo È un sito di satira) dell'avvocato di Vasco Rossi di rimuovere la pagina dedicata al "rocker", la denuncia a carico di "ignoti" non è affatto caduta”. Ovviamente la notizia della chiusura di Nonciclopedia si diffusa in Rete alla velocità della luce ed è arrivata subito la replica del cantante, con precisazioni espresse da parte di Tania Sachs, portavoce di Vasco Rossi, e del suo avvocato. Così si esprime Tania Sachs: “Difendersi dagli insulti che piovono in maniera gratuita e non si sa per quale motivo, non è solo lecito, è doveroso: libertà di stampa non è libertà di offendere”. E aggiunge: “Più di un anno fa abbiamo sporto querela per diffamazione nei confronti del sito Nonciclopedia che degli insulti contro Vasco Rossi aveva fatto la sua bandiera. Insulti quotidiani e gratuiti. Il magistrato in questi giorni ha riscontrato che gli elementi di reato per diffamazione esistono tutti e lo ha comunicato alle parti gli amministratori di quel sito hanno deciso autonomamente di chiudere il sito perché si sono evidentemente accorti di essere nel torto”. Secondo l’avvocato del rocker invece, “Vasco non ha mai chiesto l'intera rimozione del sito, solo della pagina a lui dedicata, e non per via del contenuto satirico (del tutto assente) ma per i contenuti offensivi e non veritieri”. Ad ogni modo, botta e risposta a parte, è partita la protesta sul Web e da più parti si chiede insistentemente la riapertura del sito. Sono ormai numerosi su Twitter i commenti negativi con i quali gli utenti dimostrano di non approvare per nulla l’azione intrapresa dal rocker contro Nonciclopedia, mentre su Facebook spopola la pagina a difesa del sito “Salviamo nonciclopedia” e l’obiettivo è quello di superare i 2 milioni e 400 mila amici della pagina del cantante sul social network.
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