Dopo aver esaminato alcuni aspetti di Windows 8 che non sono stati graditi (Cinque ombre di Windows 8), ci sembra doveroso riportare le motivazioni che hanno portato Microsoft a rivoluzionare il desktop del suo OS e, soprattutto, ad eliminare il menu Start. La spiegazione fornita da Redmond è una e semplice: il menu Start non viene più utilizzato. Secondo alcune indagini, infatti, da Vista a Windows 7 il menu Start ha perso gradualmente utilizzatori, il calo di utilizzi è stimato intorno all'11%, ma alcune funzioni, come ad esempio la navigazione tra le immagini, sono state usate fino al 61% in meno. Per questo motivo si è deciso di affidare le funzioni del vecchio menu Start all'intero schermo, riempiendolo di tessere e facendo in modo che possa funzionare sia da lanciatore per le applicazioni, sia da contenitore per widget che forniscano informazioni varie. Le indagini eseguite da Microsoft hanno evidenziato la tendenza, da parte degli utenti, a sostituire il menu Start aumentando il numero di applicazioni direttamente avviabili dalla taskbar. La combinazione del tasto Windows con il numero dell'applicazione inserita nella taskbar, permettono di avviarla più velocemente di quanto si farebbe cercandola con il mouse. Sebbene un calo dell'11% può sembrare di piccola entità, Microsoft ci ricorda che si sta parlando di una funzione, il menu Start, utilizzato da milioni di utenti e non di una che utilizzano solo i più esperti. Per questo, quell'11% è stato preso come il segnale di un cambiamento nelle abitudini degli utenti e, di conseguenza, si è cercato un nuovo design dell'interfaccia.
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