Nelle ultime ore si è generata molta preoccupazione tra i dipendenti Adobe, l'azienda ha infatti avviato un piano di ristrutturazione che porterà al licenziamento di 750 impiegati, circa il 9% della sua forza lavoro, distribuiti equamente tra USA ed Europa. Contemporaneamente, Adobe cesserà di sviluppare le versioni del plugin Flash per Android e PlayBook, che riceveranno, nell'immediato futuro, soltanto aggiornamenti relativi ai bug critici, ma non verranno ulteriormente aggiornati per nuovi browser o OS. Sul versante mobile, abbandonato Flash, Adobe si concentrerà sullo sviluppo di contenuti che utilizzino Air, in pratica si tratta di un passaggio ad HTML5. Dall'altro lato della battaglia, sembra che anche Microsoft smetterà di sviluppare Silverlight dopo il rilascio della quinta versione (che dovrebbe arrivare entro novembre). Silverlight doveva diventare, nelle intenzioni dei suoi sviluppatori, un'agguerrita alternativa a Flash, ma la sua adozione non è mai decollata. In ogni caso la ragione principale di questo ennesimo abbandono risiede sempre in HTML5, quando verrà rilasciato Windows 8, infatti, esso disporrà di una versione di IE10 in grado di funzionare senza alcun plugin, ma facendo esclusivamente leva su HTML5. Per diverso tempo si è discusso sulla superiorità tra Flash ed HTML5, con sostenitori accesi da una parte e dall'altra, ma le decisioni di Microsoft ed Adobe sembrano definire una volta per tutte quale sarà il futuro: HTML5.
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