I colossi dell’informatica dimostrano sempre maggiore interesse verso le tecnologie VoIP, soprattutto per i vantaggi che offrono in termini di accessibilità, risparmio e flessibilità. Prova ne è l’acquisizione di Skype da parte di Microsoft, una delle operazioni economiche più importanti mai compiute dall’azienda di Redmond. Ad avere qualcosa da ridire su tale acquisizione è però Cisco System, che ha chiesto alle autorità competenti di rivedere i termini dell’accordo tra le due società dal momento che potrebbe portare ad un monopolio nel settore delle comunicazioni audio/video in Rete. Il problema lamentato da Cisco System è che viene meno l’interoperabilità tra le varie piattaforme di comunicazione dal momento che Microsoft non si è finora dimostrata disponibile a fornire maggiore apertura verso i servizi esterni. Skype infatti implementa attualmente un protocollo proprietario che non è compatibile con quelli delle altre società del settore, fatto che, ad acquisizione completata, potrebbe andare a svantaggio di queste ultime. Accanto a Cisco System in questa battaglia si è schierata ufficialmente anche Messagenet, l’azienda italiana che opera nel VoIP e che recentemente ha collaborato con le nostre principali testate e i siti Web che appartengono al gruppo Edizioni Master proponendo interessanti promozioni gratuite (vedi l’ultimo numero di Win Magazine attualmente in edicola). Messagenet già nei mesi scorsi aveva chiesto a Skype di consentire ai suoi servizi di divenire interoperabili con i propri, senza però ricevere risposta. Adesso Messagenet ha deciso di aderire al ricorso presentato da Cisco presso l’Unione Europea sull’acquisizione di Skype da parte di Microsoft. In linea con la posizione di Cisco, Messagenet non si oppone alla fusione delle due aziende, ma ritiene che l’Unione Europea debba riconsiderare i termini dell’accordo obbligando Microsoft a garantire una maggiore apertura verso le piattaforme sviluppate da altre società.
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