Evidentemente la vita del miliardario gli andava un po’ stretta, così nel cercare qualcosa che potesse renderla un po’ più interessante, un bel giorno è stato illuminato mentre guardava in TV il lancio di un razzo.
Diede inizio, così, ad un progetto per recuperare i motori F-1 che hanno alimentato l’Apollo 11 durante la fase di lancio, la navicella che ha poi portato Neil Armstrong, Edwin 'Buzz' Aldrin Jr. e Michael Collins sulla Luna.
A quanto pare, la missione di recupero è a buon punto visto che lo stesso Jeff Bezos ha annunciato che i suoi scienziati hanno individuato i motori a 14.000 piedi sotto la superficie utilizzando uno speciale sonar da lui stesso finanziato.
Bezos ha assistito allo sbarco del primo uomo sulla Luna quando aveva soli 5 anni, e questo evento lo ha segnato per tutta la vita, ispirandolo in molti dei suoi interessi attuali. Così si augura che anche il suo progetto possa ispirare qualche altro bambino in modo da indicargli la stessa strada di successi che ha ottenuto in questi anni. Ha inoltre tenuto a precisare, che i motori F-1, anche se fossero recuperati dal suo team, sono di proprietà della NASA, ma si augura che almeno uno possa essere esposto al Museum of Flight di Seattle, dove ha sede Amazon.
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