Pochi giorni fa, domenica 8 aprile, è scomparso all’età di 83 anni Jack Tramiel, uno dei personaggi che hanno fatto la storia dell’informatica. Tramiel, che fondò la Commodore nel 1955, è ricordato soprattutto per aver lanciato il Commodore 64, l’home computer più venduto e probabilmente più amato di tutti i tempi. Figlio di ebrei di origine polacca, Tramiel fu imprigionato nel campo di concentramento di Auschwitz e, liberato dagli americani, emigrò negli Stati Uniti. Si arruolò quindi nell’esercito americano, dove imparò a riparare le macchine da scrivere ed altri strumenti d’ufficio. Successivamente fondò la Commodore Business Machine per importare, distribuire e produrre calcolatrici meccaniche. Dopo una visita nelle fabbriche dei produttori giapponesi, Tramiel capì che era il momento di cominciare a produrre calcolatrici elettroniche a basso prezzo. Successivamente, quando il mercato divenne più maturo, Chuck Peddle, un ingegnere del suo staff che progettò il chip 6502, gli propose di passare dalle calcolatrici ai PC. E così, a partire dal 1977, lanciò sul mercato il PET, il VIC-20 e il celebre Commodore 64, portando gli home computer nelle case di milioni di persone. Nel 1984 Tramiel lasciò Commodore e acquistò la divisione consumer di Atari e fondò la Atari Corp. Tentò di comprare anche Amiga Inc., società che stava sviluppando il prototipo di un nuovo computer. Tramiel vendette l'Atari nel 1996 e si ritirò a vita privata.
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