La diatriba tra il fondatore di Megaupload e il governo degli Stati Uniti si arricchisce di un ulteriore capitolo. L'Alta Corte neozelandese ha infatti stabilito che il mandato di perquisizione ordinato dall'FBI nei confronti di Kim Dotcom non è mai stato valido, rendendo illegale anche il sequestro di beni fisici, attrezzature informatiche e conti correnti. Il tribunale neozelandese ha anche chiesto alle autorità statunitensi la restituzione di tutto il materiale confiscato.
Questa sentenza segna indubbiamente un punto a favore di Dotcom che, come se non bastasse, incassa anche la solidarietà di un personaggio importante come Steve Wozniack, il co-fondatore di Apple. Wozniack, in un'intervista a Cnet nei giorni scorsi, ha infatti reso nota la sua posizione a favore di Dotcom. Davvero molto indicativa questa frase estrapolata dal suo discorso: "Quando qualcuno commette un crimine attraverso la posta, non si chiude l’ufficio postale". La prossima udienza è comunque fissata al 4 luglio, non ci resta che attendere per vedere se stavolta l'accusa avrà qualche nuova carta da giocare.
|