È quanto ha stabilito una sentenza del Tar del Lazio emessa ieri, che accoglie il ricorso di Sky contro la delibera di Agcom in materia datata 16 dicembre 2009. Secondo il tribunale, la mancata trasmissione di alcuni programmi da parte della RAI su piattaforma Sky è una palese violazione degli obblighi di servizio pubblico previsti nel contratto. Inoltre, la scelta della RAI ha costretto gli abbonati a Sky, o comunque tutti coloro in possesso di un decoder Sky, ad acquistare un nuovo decoder Tivusat per la ricezione via satellite dei canali del servizio pubblico.
La sentenza aggiunge inoltre che l'oscuramento operato dalla RAI non è legittimo perché vietato dall'articolo 26 del Contratto di Servizio Rai per il triennio 2007/2009. Contratto comunque valido anche per il triennio 2010/2012, attualmente in vigore, nel quale la Rai deve continuare a rispettare il principio di neutralità tecnologica. Ricordiamo infine solo per dovere di cronaca che la RAI, quando decise di oscurare la trasmissione dei suoi programmi sui canali Sky, rinunciò a 350 milioni di euro in sette anni.
|