Secondo la rivista americana New Scientist, l'FBI sta per avviare un progetto dal costo astronomico di mille milioni di dollari per l'identificazione delle persone di interesse. Next Generation Identification (NGI), questo il nome del programma che, puntando su dati biometrici ottenuti dall'analisi del DNA, dalla scansione dell'iride e dall'identificazione vocale, consentirebbe di rintracciare soggetti dai trascorsi criminali.
Il programma scende letteralmente per strada e sceglie i volti nella folla facendo ricorso alle telecamere pubbliche per un controllo incrociato con l'archivio nazionale delle immagini. Da febbraio è già attiva una versione pilota, seppur con tutte le critiche del caso, e in particolare quelle mosse dell'Electronic Frontier Foundation, che si occupa della difesa dei diritti nel mondo digitale. Il punto è che anche le persone senza trascorsi penali potrebbero essere incluse erroneamente nel database.
La questione privacy è certamente cruciale. L'FBI sostiene che il programma rispetta tutti i dettami del Privacy Act, una legge federale che regola dal 1974 gli aspetti riguardanti la privacy negli Stati Uniti, i contestatori sostengono l'esatto contrario. Vedremo gli sviluppi nei prossimi mesi.
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