Nel vortice delle novità proposte da Apple negli ultimi giorni c'è il Fusion Drive, un hard disk ibrido che l'azienda ha suggerito come opzione per il suo Mac Mini e per il nuovo iMac. Può essere comprensibilmente difficile entusiasmarsi per dischi rigidi e apparati di storage, ma Fusion Drive potrebbe avere un reale impatto per il consumatore. Il dispositivo fonde infatti le prestazioni di memoria flash veloce con un più abbordabile e tecnologicamente tradizionale disco rigido. Si tratta di coppie di unità con 128 GB di flash drive e un disco rigido da 1 TB o 3 TB. Le memorie flash offrono affidabilità e velocità, ma sono costose. I computer portatili sono spesso equipaggiati con memoria flash e i consumatori sono abituati alla velocità di scambio e alla loro capacità. Ma dischi rigidi a tecnologia flash da 1 TB o 3 TB costerebbero migliaia di dollari. Non è sempre agevole per i consumatori capire ciò che dovrebbero avere su dischi ad alta velocità e cosa lasciare a dispositivi più lenti. Apple risolve questo problema caricando sistema operativo e applicazioni sul lato flash. File e programmi si spostano tra le due unità in base all'effettivo utilizzo. Inoltre, esiste una partizione di 4 GB nella componente flash per elaborare le azioni che gli utenti stanno compiendo in un dato momento, che si tratti di modificare foto, leggere e-mail o scrivere un documento.
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