Per tre dirigenti italiani di Google il procuratore generale di Milano, Laura Bertolè Viale, ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado con la quale erano stati condannati a 6 mesi (pena sospesa) per violazione della privacy. La vicenda riguarda la pubblicazione di un video caricato in rete nel 2006 che mostrava un minore disabile insultato e vessato dai compagni di scuola. Secondo il procuratore, gli imputati avrebbero dovuto effettuare un controllo su quanto caricato in rete ed impedire la pubblicazione del video, col quale non è stata solo violata la privacy del minore, ma sono state date lezioni di crudeltà ai 5.500 utenti che lo hanno visualizzato. Secondo Google, invece, l'obbligo di vigilare doveva toccare al docente dell'istituto tecnico di Torino in cui il minorenne è stato filmato mentre veniva vessato di compagni di scuola. La sentenza della Corte d’Appello verrà pronunciata il 21 dicembre.
|