Il porno fa parte della Rete, ma troppo spesso ci si imbatte senza averlo espressamente ricercato. È per risolvere questa problematica che Google, notoriamente motore di ricerca per tutti, famiglie comprese, ha perfezionato il proprio algoritmo di ricerca rendendo molto più difficile il contatto casuale con il porno, nella forma di immagini sessualmente orientate. Google non vuole ostracizzare i fruitori del porno né applicare alcuna forma di censura, ma fornire contenuti sempre più adatti alle richieste dell'utenza. L’esito della ricerca deve essere funzionale alla query proposta. Nel caso del porno la query dovrà essere necessariamente più esplicita. Le reazioni degli utenti della rete sono contrastanti. C'è chi si è apertamente lamentato in chat e forum della politica adottata da Google. Altri, come Stuart Lawley, amministratore delegato di ICM Registry, titolare del motore di ricerca search.xxx, dedicato a contenuti per soli adulti, plaude all'operato di Google. In questo modo i consumatori del porno hanno a disposizione una precisa destinazione e contenuti riservati e di qualità. La strada sembra tracciata. Altri motori di ricerca stanno pensando di fare ciò che Google ha appena completato. Il dominio xxx rende più semplice il recupero dei contenuti.
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