Joaquin Almunia, commissario antitrust dell'Unione Europea, ha promesso di tutelare i consumatori europei dalle arbitrarie scelte di Google e di garantire la concorrenza. Mentre negli Stati Uniti la commissione federale per il commercio non ha posto limiti all'operato di Google, in Europa il colosso di Mountain View dovrà modificare le modalità di presentazione dei risultati ottenuti con l'attività di ricerca o si vedrà contestata l'accusa di "deviazione del traffico", ossia l’indirizzamento degli utenti alle proprie proposte commerciali. Il commissario è convinto che Google, in virtù della posizione di leadership in Europa, dove conquista il 90% delle ricerche, abusi del favore che gode presso i navigatori traendo profitti dai propri servizi. In particolare non piace il modo artificioso con il quale, tra i risultati di ricerca, compaiono i servizi proprietari. Al momento le spiegazioni addotte dalla società americana non hanno soddisfatto l'Unione Europea. Google continua a sostenere che i propri servizi si rivelano utili per l'utenza e di favorire la concorrenza. L'azienda avrà una nuova proposta entro il mese di gennaio. Almunia ha già fatto sapere che se non sarà soddisfatto muoverà accuse formali.
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