I social network e i software di chat e chiamate VoIP sono ormai entrati a far parte della vita quotidiana di molti italiani. Questo connesso al fatto che gli utenti condividono e pubblicano sempre maggiori informazioni nelle proprie pagine personali, in alcuni casi questi dati vengono utilizzate anche dalle polizie e dai governi, in collaborazione con i gestiori della piattaforma per svolgere indagini. Tra i principali servizi coinvolti ci sono Google, Twitter, Facebook e Skype, ma le principali quattro piattaforme hanno deciso di trattare la collaborazione con le forze dell'ordine in modo diverso. Google e Twitter hanno deciso di pubblicare periodicamente le cifre sulle richieste di controllo account e di quelle accettate. Mentre i due servizi maggiormente utilizzati, Facebook e Skype, con rispettivamente 1 miliardo di utenti e 600 milioni di utenti ancora non rendono disponibile un servizio simile, anche se il fondatore di facebook ha annunciato lo sviluppo di un applicativo per richiedere informazioni al responsabile societario. Attraverso una lettera aperta, associazioni di tutto il mondo hanno chiesto alla società Skype di chiarire le quantità di dati che vengono scambiate con le autorità. Vedremo come Facebook e Skype decideranno di agire visto la maggiore attenzione che ormai viene rivesata su questo aspetto.
|