Dall'università di Cambridge, una nuova tecnologia capace di sfruttare lo spin dell'elettrone per immagazzinare e trasferire bit di informazione. Utilizzando la spintronica, sono riusciti a produrre per la prima volta un Microchip in cui le informazioni possono viaggiare nelle tre dimensioni, diversamente dai normali chip di silicio in cui le interconnessioni sono bidimensionali. Attualmente, il microchip può passare solo le informazioni digitali in modo molto limitato, da sinistra a destra o avanti e indietro. Il Dr Reinoud Lavrijsen creatore del Microchip assieme al suo team ha dichiarato: "I chip attuali sono come Bungalow, tutto avviene sullo stesso piano, ora abbiamo creato le scale che permettono all'informazione di passare tra i piani". Per creare il Microchip gli scenziati di Cambridge hanno utilizzato una tecnica sperimentale chiamata "sputtering", realizzando una sorta di sandwich su un chip di silicio con atomi di Cobalto, Platino e Rutenio. Gli Atomi di Cobalto e Platino hanno il compito di archiviare le informazioni digitali un pò come avviene sugli Hardisk, gli Atomi del Rutenio hanno invece la funzione di messaggeri, comunicando le informazione degli strati vicini di Cobalto e Platino.
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