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Email sospette in aumento



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Pubblicato da Amiga il 21/02/2013 alle 01:24

Anche se in Italia lo Spamming è più diffuso del Phishing, il circolare in massa delle false email che riguardano Poste Italiana e Banche, non abbassano ancora il tiro, finti allarmismi o presunte attività irregolari, sono le esche utilizzate dai truffatori della rete.

Per non incappare in questo problema per poi ritrovarsi il credito piallato, bisogna stare molto attenti e seguire alcune regole fondamentali. Prima di tutto l'email che non ci appartengono, se non abbiamo alcun conto verso chi ci scrive, meglio eliminarle senza esitazione, queste potrebbero contenere informazioni ingannevoli o file che potrebbero infettare il nostro sistema. Se invece il mittente è di nostra conoscenza, e l'Istituto Bancario o Poste Italiane sono realmente i possessori dei nostri crediti, accertiamoci che il link riportato nel Browser sia quello ufficiale. Per fare questo, basta confrontarlo con quello reale di nostra conoscenza. In caso di dubbi, prima di inserire i dati sensibili della nostra carta credito, consultare il proprio Istituto di Credito e chiedere info sulla veriticità delle email ricevute.




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Commenti:
retalv
Oltre a quanto scritto nell'articolo (consigli da tenere ovviamente in considerazione) aggiungo i seguenti.
  1. Registrate nei preferiti l'indirizzo dell'home page del vostro istituto di credito traendolo o dalla documentazione cartacea della vostra banca o facendo la semplice ricerca "miabanca home" su Google e simili e accedete all'istituto usando sempre e SOLO quel segnalibro.

  2. Se siete paranoici, considerate che i server delle vostre banche hanno per vari motivi, indirizzi IP STATICI (cioè non cambiano praticamente mai). Traete da uno dei plugin disponibili per i principali browser (ad esempio Flagfox) l'indirizzo IP della vostra banca o aprite una nuova finestra del browser e digitate http://geoip.flagfox.net/ , inserite il link del vostro istituto nella casella in basso poi click su CERCA: fate un copia del risultato alla voce "indirizzo IP" e con il risultato modificate il segnalibro in qualcosa come http://xxx.xxx.xxx.xxx/ dove ovviamente le x sono numeri. Usate sempre e SOLO quel segnalibro per accedere al vostro conto.
Non preoccupatevi della mancanza dell'eventuale "s" del protocollo protetto HTTPS: sarà il browser stesso ad adattarsi al protocollo e visualizzare il lucchetto sul vostro browser.
LoryOne
Tutti consigli utilissimi ed aggiungo:
NON preoccupatevi se la procedura proposta sembra noiosa, anzi...imparate ad essere sospettosi oggi più di ieri, soprattutto quando si tratta dei vs. risparmi ed un po di fiducia diamola alle ns. banche; Ricordate che NON si permetteranno MAI di contattarvi via e-mail per qualsiasi motivo; Se avete dubbi sull'eventuale cartaceo recapitatovi, andate in banca (o alle poste) e verificate.

Verificate anche che, quando vi si presenta il form per il log-in, il protocollo in uso sia già SSL (https col lucchetto), in modo che tutto cio che digitate sia già cifrato. Fate attenzione se il vs. browser vi segnala la necessità di aggiornare il certificato; Contattate la banca e chiedete se è una cosa normale prima di procedere.

ps: Per quanto attiene la specifica del'IP nell' URL, non sempre funziona, poichè è possibile che il server rifiuti la richiesta di scaricamento della pagina perchè la richiesta non è conforme a quel che si aspetta, anche se effettivamente viene contattato quello corretto.
GINGILLONE
Quota :
Inviato da WinTricks;1672444



Anche se in Italia lo Spamming è più diffuso del Phishing, il circolare in massa delle false email che riguardano Poste Italiana e Banche, non abbassano ancora il tiro, finti allarmismi o presunte attività irregolari, sono le esche utilizzate dai truffatori della rete.

Per non incappare in questo problema per poi ritrovarsi il credito piallato, bisogna stare molto attenti e seguire alcune regole fondamentali. Prima di tutto l'email che non ci appartengono, se non abbiamo alcun conto verso chi ci scrive, meglio eliminarle senza esitazione, queste potrebbero contenere informazioni ingannevoli o file che potrebbero infettare il nostro sistema. Se invece il mittente è di nostra conoscenza, e l'Istituto Bancario o Poste Italiane sono realmente i possessori dei nostri crediti, accertiamoci che il link riportato nel Browser sia quello ufficiale. Per fare questo, basta confrontarlo con quello reale di nostra conoscenza. In caso di dubbi, prima di inserire i dati sensibili della nostra carta credito, consultare il proprio Istituto di Credito e chiedere info sulla veriticità delle email ricevute.


ho subito diversi attacchi di phishing e spamming, di solito in questi messaggi l'italiano (lingua diffiicile) è come storpiato o sgrammaticato. Non tutti sono così,ma può essere un criterio per evitarli.
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