Anche se non esistono prove definitive, gli Stati Uniti sono sufficientemente sicuri che dietro l’attacco ai server della Sony da parte degli hacker, con la successiva diffusione di informazioni private, ci sia la Corea del Nord. La scorsa estate il regime nord coreano aveva già minacciato rappresaglie in seguito alla diffusione del trailer del film The Interview, una pellicola che ironizza sul regime dittatoriale nordcoreano e sul suo leader Kim Jong-Un. Ebbene, pare che le richieste degli hacker nel recento attacco ai server di Sony Pictures fossero state abbastanza precise anche se non divulgate pubblicamente dalla major, e cioè: cancellate quel film o ve la faremo pagare! I toni che si sono accesi lo scorso mercoledì con un comunicato inquietante che ha citato i fatti dell’11 Settembre come ammonimento; quest’ultima mossa ha fatto cedere Sony al ricatto e tutte le programmazioni del film nelle sale nonchè ogni riferimento dal sito sono state prontamente cancellate… insomma, la multinazionale giapponese non distribuirà più il film che vede James Franco e Seth Roger nei ruoli di un conduttore televisivo e del suo produttore che tentano di mettere a punto un piano per eliminare il dittatore nordcoreano. E’ chiaro che se in questo cyber-attacco verrà provato il coinvolgimento del governo nordcoreano, l’America si troverebbe a dover gestire una crisi diplomatica di grave entità con la Corea del Nord. Ne sapremo di più entro 24 ore quando l’FBI rilascerà un comunicato stampa ufficiale riguardo il caso.
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