Fino ad ora se acquistavi un bene digitale su Itunes o Google Play, nel primo caso doveva essere Apple ad approvare la richiesta di recesso, nel secondo Google ti dava 2 ore di tempo per pentirti della decisione e rimborsare il bene (sempre che questo non fosse un album mp3 o un libro); oggi, spinta dalla necessità di adeguarsi alla normativa europea, Apple offre il diritto di recedere dall’acquisto di qualsiasi bene digitale entro ben due settimane, ciò significa che possiamo acquistare di tutto dall’Apple Store ed eventualmente restituire il bene per essere rimborsati dopo averne fruito abbondantemente e per di più senza fornire alcuna spiegazione. A protestare invece è Big G che per il momento non intende accettare la decisione di Bruxelles mantenendo il diritto al recesso entro le 2 ore, periodo più che sufficiente per leggere l’incipit di un libro o constatare la bontà di un’applicazione sul proprio dispositivo. Naturalmente le ragioni dell’opposizione sono nella tutela di possibili abusi da parte degli utenti… in due settimane molti utenti potrebbero arrivare a finire il gioco che hanno comprato e chiedere il rimborso, ascoltare l’album dei propri beniamini e stancarsene, leggere un libro intero, insomma, la normativa è sicuramente eccessiva per il tipo di bene di cui stiamo parlando.
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