La scorsa settimana, il
Senatore degli Stati Uniti Sam Brownback ha introdotto un
decreto per i diritti digitali, che prevede l'identificazione
di qualsiasi prodotto che faccia uso del Digital Rights
Management.
L'Electronic Frontier Foundation (EFF) sostiene che questo
sia un punto importante verso l'equilibrio fra i diritti del
pubblico e gli interessi delle industrie nell'età del
commercio digitale.
Tale decreto salvaguarda la segretezza degli utenti di
Internet impedendo alla RIAA la costrizione degli Internet
Service Provider (ISP) a rilevare i nomi o altre informazioni
identificanti dei relativi abbonati prima che ci sia una
causa civile ( cosa utilizzata dalla RIIA per ottenere gli
identificativi di 1600 utenti di internet ); questo
ristabilisce la nozione dell'innocente fino a prova
contraria, rendendo illegali le attuali pratiche di "subpoena"
messe in atto dalla RIAA !!!
Il senatore ha infatti
dichiarato che "l'età digitale non cambia i diritti di base
della segretezza e dell'anonimato".
Questo protegge certi usi legali del mezzo digitale in modo
particolare, il diritto di poter rivendere il prodotto, una
cosa che è praticamente impossibile da fare con gli attuali
schemi di Digital Rights Managment.
E' da sottolineare comunque che il decreto non fa riferimento
alla tutela della Regola Aurea del "fair use", il poter fare
cioè copie di backup di materiale digitale protetto da
copyright acquistato legalmente.
|