In base a uno studio condotto su 150 persone di età compresa fra 20 e 35 anni presso l'Università di Hokkaido in Giappone, è stato rilevato che mediamente oltre una persona su dieci soffre di disturbi di memorizzazione. Invariabilmente, queste persone rappresentano la nuova generazione di patiti della tecnologia, che usano computer e assistenti digitali (palmari, cellulari e quant'altro) come un'estensione di sè stessi.
Alcuni ricercatori hanno coniato per il fenomeno la definizione di "information overload": il bombardamento informativo cui alcune persone sono soggette per lo stile di vita che hanno scelto o per la professione che esercitano può interferire con le normali capacità cognitive, riducendo la capacità di distinguere fra le informazioni importanti e quelle irrilevanti, e in alcuni casi addirittura di ricordare ciò che si è fatto poco tempo prima (fonte: Psychological Services Institute, Atlanta, Georgia).
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