MILANO. Il Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org (PLIO) esprime la sua forte preoccupazione in merito ai contenuti del dibattito europeo sui brevetti software, che nel prossimo mese di luglio potrebbe veder approvata la Direttiva Europea denominata CII (Computer-Implemented Inventions), addirittura nella versione che si allontana dagli emendamenti approvati dal Parlamento in prima lettura.
La Direttiva CII, nella forma attuale, costituisce un rischio enorme per l'industria europea del software, si legge in una nota del PLIO, poiche' espone tutti gli autori al continuo rischio di azioni legali (negli USA, infatti, i cosi giudiziari per una causa di violazione brevettuale si aggirano fra i 500.000 e i 4.000.000 di dollari per singolo brevetto). Infatti, mentre la tutela del copyright prevede il rispetto della forma di un'opera d'ingegno, con il brevetto si va a tutelare l'idea pensata dal suo inventore. Cosi' facendo, pero', si capisce bene che la mera somiglianza concettuale di un software a un altro verrebbe vista nel mondo dei brevetti come semplice violazione brevettuale. Con le conseguenze che facilmente si possono immaginare. I brevetti software, quindi, sono un danno per chiunque, perche' riducono ? o nei casi peggiori annullano ? la possibilita' di mettere sul mercato prodotti dotati di funzionalita' gia' coperte dai brevetti stessi.
Fonte
|