Sembra che ormai gli italiani siano votati ad acquistare, quando possono, sempre più connessioni broadband, dove l'ADSL fa da padrona. Gli ultimi dati diffusi dall'Osservatorio Banda Larga - voluto dal Ministro Stanca e alla quale partecipano diverse importanti realtà italiane - parlano abbastanza chiaro, indicando l'Italia tra i primi paesi europei nella diffusione di questa tecnologia... Ma qualcosa non convince... almeno i toni entusiasti. Alcuni dati divergono non poco da quelli diffusi dalla Commissione Europea dove pone l'Italia agli ultimi posti , soprattutto se visto da un punto di vista del Digital Divide. Secondo la Commissione Europea ed il rapporto "Digital Divide Forum Report: broadband access and public support in under-served areas" (70 pagine di numeri e considerazioni, in inglese pubblicato 4 giorni or sono - 15 luglio 2005) sono quattro le nazioni che in Europa garantiscono la copertura broadband (praticamente tutta DSL) al 100%: queste sono il Belgio, l'Olanda, il Lussemburgo e la Danimarca, mentre Germania, Italia e Francia sono le nazioni dove il Digital Divide è fin troppo evidente (dati al gennaio 2005). La media europea (15 paesi), sempre secondo la Commissione Europea, indica che la copertura dei servizi broadband nelle aree rurali - solitamente zone in cui il Digital Divide è maggiormanete sentito - supera il 60%. In Italia non raggiunge il 40%, collocando addirittura il nostro paese come fanalino di coda se si guardano anche i dati inerenti ai passi avanti fatti nell'ultimo anno (gennaio 2004 - gennaio 2005). Anche in termini di penetrazione delle tecnologie broadband sulla popolazione, l'Italia non fa certo una bella figura, risultando poco sotto la media europea (allargata ai 25 - EU25) e davanti solo a Slovenia, Lituania, Ungheria, Irlanda ma dietro a tutte le grandi nazioni europee, nessuna esclusa (dietro anche al Portogallo e Spagna). Dunque dove e perché i toni entusiasti del comunicato in cui vengono e sciorinati numeri e dati dell'Osservatorio Banda Larga per la nostra Italia tecnologica? Se è vero che l'Italia è una delle nazioni dove vanta una delle più basse percentuali di popolazione nelle aree rurali (il 13,6% della pololazione, dopo solo a Belgio - 4,8%, Olanda - 2,3% e Gran Bretagna - 9,5%) è anche vero che ha una vasta parte della popolazione (38%) che vive nelle aree suburbane, anche queste spesso non coperte da tecnologie broadband che non siamo il satellite. C'e' ancora molto da fare, non c'e' dubbio. Anche da un punto di vista della concorrenza. Qui di seguito riportiamo i commenti del Ministro Stanca e dell'Ex-Telecom de Brabant sui dati dell'Osservatorio Banda Larga diffusi ieri: “I risultati appena posti in evidenza dall’Osservatorio Banda Larga testimoniano una storia di successo. Essi non solo confermano l’importanza di un fenomeno, che rappresenta un caso emblematico di sviluppo della innovazione digitale in Italia e che ci posiziona ai primi posti in Europa per quanto concerne la crescita; ma dimostrano anche la puntuale attuazione del Piano di espansione di questa così importante infrastruttura immateriale, che il Governo aveva definito sin dall’inizio della legislatura. Programma che si è articolato attraverso vari interventi, quali il sostegno alla domanda privata, il ruolo strategico della domanda pubblica, le misure particolari per le zone geografiche remote e del Mezzogiorno in generale, e la cui realizzazione da un lato ha contribuito a questi risultati certamente positivi e, dall’altro, costituisce la premessa per le attività future” Il Ministro Stanca. “Il quadro che emerge”, ha spiegato François de Brabant, amministratore delegato di Between, “è frutto di un insieme di fattori che hanno interagito positivamente: da un lato, gli operatori di telecomunicazione e gli Internet Service Provider hanno sviluppato un’offerta sempre più ricca e innovativa, non solo in termini di prestazioni, ma anche di nuovi contenuti e modalità di tariffazione; dall’altro, oltre a sostenere lo sviluppo di piattaforme e servizi di e-Government, il Governo ha introdotto incentivi alla domanda che hanno sicuramente rappresentato un stimolo all’accelerazione della banda larga. La nascita delle società Infratel Italia e Innovazione Italia ha dato un ulteriore contributo allo sviluppo di infrastrutture e servizi innovativi per il Paese. Contemporaneamente, la copertura ADSL della popolazione è passata da meno del 60% del 2001 all’86% di fine 2004”.
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