STATI UNITI - 2 milioni e 800 mila utenti in più in un anno. Secondo BigChampagne, società specializzata nell'analisi del traffico Internet, il file-sharing non è mai stato così popolare. Ad agosto gli utenti collegati contemporaneamente nei network p2p sono saliti a 9 milioni e 600 mila contro i 6 milioni e 800 mila dello stesso periodo dello scorso anno. Nonostante due sentenze sfavorevoli nel giro di pochi mesi e oltre 14 mila cause individuali negli ultimi 2 anni, le sirene dello scambio da pari a pari continuano ad attirare proseliti. Segno che, a dispetto degli sforzi giudiziari e pedagogici dell'industria dell'intrattenimento, lo scambio di file musicali continua a non essere percepito come un reato. "La gente è consapevole di tutte gli avvertimenti e le minacce legali", racconta Eric Garland, amministratore delegato di BigChampagne. "Ma questo non è abbastanza". LE SENTENZE – Il primo colpo al mondo del p2p è arrivato lo scorso giugno quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha ritenuto le società di produzione di software Grokster e StreamCast Networks, proprietari di Morpehus, responsabili di aver incentivato il file-sharing illegale. La seconda mazzata questa settimana: una corte australiana ha giudicato Sharman Networks colpevole per i comportamenti illegali all'interno del suo network. IL DECLINO DI KAZAA – Se il numero totale di utenti non è diminuito, un effetto tuttavia le sentenze lo hanno ottenuto: la modifica dei rapporti di forza nel mercato dello scambio di file. Kazaa, per lungo tempo il network più popolare è sceso da una quota di mercato del 24 per cento dello scorso anno al 9 per cento del 2005, secondo CacheLogic. Tra le cause di questo declino, le ripetute controversie giudiziarie. Al primo posto tra i software di file sharing c'è ora eDoneky che ha superato il 50 per cento di market share sopravanzando BitTorrent, fermo al 34 per cento.
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