Anche dopo la conversione in legge del Decreto Bersani i principali operatori ADSL fanno pagare dei costi fissi di recesso dal contratto al consumatore. Altroconsumo ha inviato una lettera di segnalazione e di protesta al presidente dell’AGCOM, Corrado Calabrò, e ad Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust. Prima del decreto Bersani, per poter cambiare operatore il consumatore doveva attendere la scadenza annuale del contratto, ma allora non pagava nulla per il recesso. Attualmente gli operatori accettano il recesso prima della scadenza annuale, ma pretendono di essere pagati per questo. Questi costi rappresentano a tutti gli effetti degli ostacoli che non invogliano a cambiare operatore ADSL. La denuncia si riferisce ad Alice Telecom, Libero Wind e Tele2, i quali non faranno più pagare i restanti canoni alla chiusura anticipata del contratto, ma hanno inventato una penale per chi disdice in anticipo, pari a 40 euro (60 euro per Tele2). L'associazione dei consumatori ha messo anche sotto la lente Tiscali, Ngi.
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