Il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha anticipato che la responsabilità per i reati di diffamazione non sarà estesa ai blog o ai siti generici nella nuova legge sull’editoria, ma soltanto a quotidiani e periodici online. Le caratteristiche stesse della comunicazione telematica, la contemporaneità, la velocità, il numero dei commenti che vengono ospitati - ha spiegato Gentiloni - consentono molto difficilmente quel controllo che è tipico della carta stampata.
Inoltre, va giudicata "sanzionabile" la condotta degli "autori diretti" di eventuali scritti diffamatori, ma non la responsabilità dei responsabili dei siti che, "comunque devono collaborare con le autorità per colpire i reati più gravi, come la pedofilia". Il ministro era stato interpellato dall'on. Silvio Crapolicchio dei Comunisti Italiani, il quale ha ricordato il caso di un blogger condannato per diffamazione online a causa di commenti offensivi presenti in un suo post. Il Tribunale di Aosta con la sentenza del 26/05/2006 ha equiparato un blogger al direttore responsabile di una testata registrata.
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