Durante il loro incontro al vertice annuale in Giappone, i membri del G8 si sono organizzati per firmare un accordo, chiamato Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA) contro la pirateria. Cosa rappresenterà l’ACTA per gli utenti del P2P? Non è chiaro: il grado di segretezza che circonda i negoziati è soprendente, e non è possibile avere notizie certe. Sostanzialmente nessun rappresentante del G8 vedrà il testo completo dell’ACTA fino a quando non sarà pronto a firmare, almeno secondo quanto emerso da alcune indiscrezioni. Dietro l’ACTA ovviamente vi sono i suggerimenti della RIAA, che ha lavorato a stretto contatto con i redattori del testo giuridico. Ed in questa occasione le proposte della RIAA vanno ben oltre la legislazione americana in materia di diritti d’autore online. E l’Unione Europea non sembra essere d’accordo con questa politica. I nodi principali su cui si è discusso riguardano la privacy degli utenti e l’accesso ai dati dei gestori di servizi. Associazioni come RIAA e MPAA vorrebbero ottenere, in pratica, lo status di polizia di Internet. In generale ciò che la RIAA desidera è uniformare le leggi . Un altro desiderio è spingere i fornitori di servizi Internet ad escludere dalla rete gli utenti che scaricano.
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