Un dipendente di France Telecom si è ucciso questa mattina ad Alby-sur-Chéran, in Alta Savoia, portando così a 24 il numero dei suicidi tra i lavoratori dell'impresa dal febbraio 2008. La notizia, annunciata da un giornale, è stata poi confermata dalla direzione dell'azienda. L'impiegato si è gettato da un viadotto e in una lettera ha accusato l'azienda per il suo gesto. L'amministratore delegato di France Telecom, Didier Lombard, si è recato immediatamente sul posto, ha annunciato un portavoce del gruppo. Il 15 settembre scorso, dopo le pressioni del governo, France Telecom si era impegnata ad adottare metodi di gestione "più umani" per cercare di interrompere la "spirale infernale di suicidi" tra i dipendenti. Didier Lombard ha però indicato che non è possibile, come chiedono i sindacati, porre termine alle "ristrutturazioni" dell'azienda, che conta 102.000 salariati. Dopo una serie di suicidi e di casi drammatici sui luoghi di lavoro, i sindacati chiedono lo stop alla chiusura dei siti produttivi, al taglio dei posti di lavoro e ai cambiamenti forzati di luogo di lavoro o di mansione. Questa politica è, secondo i sindacati, l'origine profonda del malessere dei dipendenti della società, ex monopolista statale divenuta spa nel 1996, e di cui l'azionariato dal 2004 è in maggioranza privato.
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