Risolvere il problema della tutela della privacy per Facebook deve essere una bella grana visto e considerato che qualche giorno fa un consorzio di gruppi (tra questi l’ACLU, la Privacy Rights Claringhouse e la Electronic Frontier Foundation) hanno indirizzato a Mark Zuckerberg una lettera aperta in cui hanno affermato che le modifiche eseguite sulla privacy del social network non sono sufficienti per tutelare l’utente. Da Jeff Tinsley, CEO di MyLife.com, arriva invece un’altra proposta, quella di far pagare gli utenti per avere tutelata la propria privacy. L’idea si basa sul fatto che se gli utenti pagassero Facebook, questo non avrebbe più alcuna necessità di diffondere i loro dati, anzi sarebbe spinto a fare l’inverso pur di accontentare i propri iscritti. Quando invece le uniche entrate del social network sono quelle pubblicitarie, allora la necessità di utilizzare i dati degli utenti per massimizzare i profitti si fa più concreta. Un esempio di questo modello proposto può essere proprio il sito MyLife di Tinsley sul quale è stata quasi eliminata del tutto la pubblicità e per il quale gli utenti pagano una media di 9 dollari al mese. Cosa ne pensate voi di un eventuale Facebook a pagamento? Postate pure i vostri commenti.
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