. Nella giornata di Domenica alcuni hacker sono riusciti a manomettere svariati account di Youtube (per cui viene richiesto l'accesso tramite GMAIL), e sono riusciti ad inserire un Iframe che rimandava ad alcuni pop-up pubblicitari e/o siti per adulti, per mezzo di un redirect. Gli hacker hanno approfittato di una vulnerabilità nel noto portale video, inserendo uno cross-site script che ha permesso loro di inserire del codice sulle pagine del popolare sito di video-watching, è quanto affermato ieri in tarda serata dalla IDG News Service in un report. Gli hacker evidentemente ce l'avevano con Justin Bieber, in quanto si sono concentrati principalmente sulle clip legate alla pop star adolescente, che era in procinto di apparire alla NBC, per la festa del quattro Luglio (festa nazionale americana). Secondo la IDG, un portavoce di Google ha affermato che gli attacchi 'non avrebbe consentito ai malviventi di accedere agli account degli utenti Google di YouTube malgrado possano aver rilevato delle pagine modificate nel loro profilo. Ha inoltre affermato, che i visitatori devono obbligatoriamente effettuare la disconnessione dai propri account Google e di seguito accedere nuovamente, proprio per verificare eventuali manipolazioni del proprio profilo. La IDG ha anche citato una fonte secondo la quale, non sarebbero stati inseriti malware nelle pagine di destinazione, nel caso venissero rilevati ad una scansione recente ed hanno inoltre specificato che un qualsiasi software antivirus sarebbe stato più che sufficiente quale difesa contro ogni possibilità di appropriazione dell'account (se ci fate caso le due affermazioni si contraddicono - NDR) . Google ha, in tarda serata di ieri, deciso per una chiusura temporanea dei commenti su YouTube a seguito degli hack, svoltisi nell'arco della giornata. "I commenti sono stati temporaneamente nascosti di default per un periodo di tempo non superiore all'ora ed è stata rilasciata una patch completa nell'arco di circa due ore, che ha posto fine all'inconveniente. Stiamo continuando a studiare la vulnerabilità specifica, per evitare che tali problemi possano ripetersi in futuro."
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