. Come già segnalato in un'altra news, La Aduc ha pubblicato in un comunicato le ragioni della vittoria dell' "associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori", riguardo la propria class action nei confronti di Hewlett-Packard in merito al rimborso di Windows preinstallato (ovvero la famigerata Eula) sui pc messi in vendita dalla multinazionale statunitense. La sentenza 2526/2010 dello scorso 24 luglio, ha confermato la validità delle ragioni dell' Aduc, anche se non ha fornito i motivi della stessa, riguardo la non liceità di un sistema operativo preinstallato, confermando quindi il diritto di lasciare la scelta all'utente. Ora la Corte d'Appello di Firenze, ha finalmente reso note le motivazioni della sentenza che, confermando quella di primo grado, può essere considerata "storica contro quegli abusi di potere delle multinazionali di hardware e software che quotidianamente i consumatori devono subire". Riportiamo le motivazioni salienti della sentenza : 1) scindibilità dell'acquisto dell'hardware e del software, sia pure effettuato in unica operazione trattandosi di software OEM cioè preinstallato; 2) diversa natura e tipologia dei due contratti: il primo è di acquisto perfezionato secondi i dettami degli artt. 1510 e ss. c.c. ; il secondo è di locazione di bene immateriale non perfezionato se al momento della prima accensione del PC l'acquirente digita il rifiuto; 3) il secondo contratto si riporta alle norme sulla licenza d'uso e alle norme sul copyright cioè al diritto d'autore; 4) chiara e inequivocabile la natura giuridica di clausola di rimborso dell'EULA con conseguente diritto al rimborso medesimo; 5) piena libertà di scelta al consumatore di un PC con software OEM anche in presenza di PC vuoti sul mercato.”. A breve verrà intrapresa una nuova class action nei confronti di Microsoft. Vi terremo informati !
|