. L'Unione europea ha rilasciato un software open source per la conservazione e l'accesso dei dati presenti nei suoi enormi archivi digitali. La presentazione è avvenuta nell'ambito del progetto Caspar (Cultural, Artistic & Scientific knowledge for Preservation, Access and Retrieval) un' iniziativa che mira a conservare digitalmente le informazioni di valore per i cittadini europei e dare loro un migliore accesso alle informazioni stesse. Il software open source fornito da CASPAR consente che i dati forniti in diversi formati possano essere letti o salvati, nonostante la continua evoluzione in merito alle tecnologie degli elaboratori (siamo passati dalle schede perforate al "cloud computing" gestito su server condivisi, in pochi decenni) nonchè la capacità futura di accedere alle informazioni e di comprenderle in un contesto di tecnologie in evoluzione resta un fattore cruciale del progresso scientifico. "L'informazione digitale è estremamente vulnerabile come anche estremamente preziosa. Chi ha perso anche solamente le foto di famiglia o i vecchi documenti, conoscerà quale frustrazione si provi quando si ha a che fare con tecnologie incompatibili ", ha dichiarato Neelie Kroes, il vicepresidente della Commissione per Digital Agenda. "Sono molto entusiasta dal potenziale degli strumenti che Caspar mette a disposizione e garantirne la qualità nonché preservarne l'accesso in futuro." Il progetto è finanziato dalla CASPAR per € 8.8 milioni di Euro, ma sovvenzionato della Commissione europea nell'ambito del Sesto Programma Quadro ed è costato in totale 15 milioni di euro. Al progetto hanno partecipato l'Italia, la Francia, la Repubblica Ceca, la Grecia, Israele, e la Gran Bretagna. Il software è open source e può essere scaricato gratuitamente attraverso SourceForge. Il codice può anche essere utilizzato dagli sviluppatori per la creazione di altri programmi o per migliorare lo stesso correggendone i bug presenti nella versione attuale.
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