Una volta c’era la cara e vecchia enciclopedia cartacea, ma nel 2010 ogni navigatore, almeno una volta, sarà certamente incappato in Wikipedia rimanendone piacevolmente colpito ed affascinato. Bisogna comunque dire che in molti Paesi, l’enciclopedia libera e gratuita non ha vita facile e ne viene negato il libero accesso, come ad esempio in Cina. Non sono però solo i membri del Regime a temere la libera informazione, ma anche molti insegnanti, i quali vietano espressamente l’utilizzo dell’enciclopedia online, ritenendola addirittura fuorviante e piena di pericoli per gli studenti. Accade però che molti altri insegnanti la pensino diversamente dai loro colleghi “un po’ più bigotti e retrò”, e si sono fatti carico di scrivere una lettera aperta manifestando pieno entusiasmo per Wikipedia esortandone l’utilizzo da parte degli studenti e non solo. In questa lettera possiamo apprezzare l’onestà di chi l’ha redatta, il quale afferma che si, Wikipedia è spaventosa, saremo in grado di trovare foto di genitali, comportamenti devianti e praticamente ogni altro genere di informazioni bandite dalle scuole, ma Wikipedia non si limita a questo, include in ogni articolo fonti, citazioni e riferimenti, che oltre ad essere verificati, stimolano positivamente chi interagisce con essa. La lettera prosegue dicendo che Wikipedia, a differenza delle grandi enciclopedie cartacee, consente in pochi click di effettuare una ricerca più profonda ed articolata e che non è il caso di insegnare ai propri figli a non utilizzarle Wikipedia, piuttosto occorre far capire a loro di andare oltre il testo e cliccare sulle fonti in modo tale da poter decidere autonomamente se la voce visitata è meritevole oppure no. Al giorno d’oggi siamo sovraccaricati da informazioni di qualsiasi tipo e da qualsiasi fonte, dobbiamo quindi essere in grado di decidere autonomamente cosa sia effettivamente valido e veritiero, ma non dobbiamo assolutamente permettere che qualcun altro lo faccia al posto nostro.
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