Wikileaks è stato buttato fuori dai server statunitensi di Amazon.com dopo che molto materiale era stato spostato sui loro server qualche giorno fa. La mossa di Amazon arriva dopo l’interrogazione del senatore degli Stati Uniti Joe Lieberman, il presidente della House Security Committee, il quale con un comunicato stampa ha annunciato di essere stato informato dal suo staff che dalla giornata odierna Amazon ha cessato di ospitare il Wikileaks. Il senatore si interroga sul perché Amazon non abbia adottato queste misure molto prima, sulla base delle precedenti pubblicazioni rilasciate dal sito Wikileaks. Lieberman prosegue affermando che la decisione di Amazon di tagliare fuori Wikileaks è stata giusta ed incontestabile, e che ora questo diventi uno standard per le altre società alla quale Wikileaks si appoggia per distribuire il suo materia illecitamente sottratto. Come molti di voi sapranno, Wikileaks è stata al centro dell’attenzione dei mass media di tutto il mondo questa settimana, per aver rilasciato oltre 250.000 documenti sensibili, gettando nello scompiglio buona parte dei diplomatici di tutto il mondo. Wikileaks è stato bersaglio di diversi Distribuited Denial of Service (DDoS), nella giornata di ieri, nel tentativo di sventare questi ripetuti attacchi, Wikileaks ha trasferito il tutto dai suoi server svedesi ad Amazon, gigante del cloud computing e del commercio elettronico. Amazon non ha ancora spiegato il motivo per cui ha messo alla porta Wikileaks, anche se si potrebbe ipotizzare che tale gesto sia stato fatto per proteggere la propria piattaforma hosting da ripetuti attacchi DDoS, o forse, più plausibilmente, per le troppe pressioni ricevute dal governo degli Stati Uniti d’America. Questo non è l’unico problema che affligge Wikileaks, il quale è tornato ad essere ospitato nei suoi server svedesi, vi sono grattacapi più gravi ad insidiare la tranquillità del suo fondatore, Julian Assange, verso il quale l’Interpool ha spiccato un mandato di arresto internazionale nell’ambito di un’inchiesta per stupro e aggressione sessuale.
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