. Google ha compiuto un passo avanti per espandere goo.gl, il proprio semplificatore di URL (URL shortener), cercando di integrarlo con applicazioni di terze parti, per mezzo del lancio delle goo.gl API.
Le nuove API, rendono l'utilizzo dello "URL shortener" di Google, piuttosto semplice. Offrono infatti agli sviluppatori la possibilità di utilizzare goo.gl per ridurre (o ampliare) la proprie URL oltre che offrire la possibilità di recuperare la storia di un determinato URL e farne un analisi dei dati di traffico.
"Si potrebbe utilizzare queste funzionalità per una vasta gamma di applicazioni, consentendo comportamenti che vanno dalla auto-riduzione (utile con Twitter o Google Buzz) oppure utilizzarle per processi che controllano le statistiche di utilizzo e/o i modelli di traffico" è quanto afferma Ben D'Angelo in un post sul blog Google nel quale vengono presentate le API.
Ma in concreto che cosa implica il lancio delle API relative a goo.gl ? Mentre gli "URL shortener" non sono nulla di nuovo, anche se possono risultare attrattivi, questi stanno diventando un business enorme, come ad esempio il concorrente Bit.ly. La loro integrazione con i prodotti di Google già presenti, quali ad esempio la protezione anti-spam o la velocità di raggiungimento di un determinato url, potrebbero renderlo un'alternativa interessante per gli sviluppatori che desiderano accelerare le loro applicazioni sul web.
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