Secondo un’indagine condotta dall’FBI un gruppo di hacker cinesi nel periodo compreso tra Marzo 2010 ed Aprile 2011 sarebbe riuscito a sottrarre ad aziende statunitensi ben 11 milioni di dollari. Si tratterebbe di frodi che i cybercriminali avrebbero attuato effettuando almeno 20 attacchi di phishing (servendosi di malware come Zeus, Backdoor.bot e Spybot) che hanno consentito loro di rubare dati bancari di altrettante aziende e farsi accreditare somme di denaro con importi compresi tra 50.000 e 980.000 dollari. Secondo la ricostruzione effettuata dall’FBI, l’attacco è consistito nel fare in modo che le aziende prese di mira divenissero intestatarie di conti correnti presso alcune banche cinesi e camuffare quindi i bonifici come trasferimenti di denaro interni alle aziende. Al momento non è ancora noto chi sia il mandante di tali attacchi e se le somme sottratte siano finite su conti di persone fisiche o di organizzazioni cinesi oppure transitino dai server cinesi per finire altrove.
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