Non era mai successo nel nostro Paese: il tribunale di Cagliari ha aperto un fascicolo sui provider Fastweb e Ngi, ora ufficialmente indagati per favoreggiamento per non aver inibito l’accesso al popolare motore di ricerca Btjunkie.org. Il provvedimento è stato diramato dal sostituto procuratore del capoluogo sardo Giangiacomo Pilia nell’ambito di un’operazione condotta dal nucleo locale di Polizia tributaria della Guardia di Finanza. I due provider sono accusati di non aver eseguito l’apposito ordine di inibizione emesso lo scorso aprile dalla procura cagliaritana e di aver consentito agli utenti di continuare a scaricare illecitamente da Internet contenuti protetti da diritto d’autore. Il fatto è stato riscontrato dagli investigatori dopo aver eseguito attività di monitoraggio della Rete. Secondo quanto ha fatto sapere Fastweb, si sarebbe trattato soltanto di un incidente tecnologico e l’azienda starebbe già cercando di individuarne le cause. Per Fastweb, comunque, il problema è stato risolto e l’inibizione all’accesso a Btjunkie per gli utenti italiani adesso è totale.
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