Secondo atto della vicenda Btjunkie. Dopo che era stato reso noto che i provider Fastweb e Ngi sono indagati dalla magistratura per favoreggiamento per non aver inibito l’accesso al motore di ricerca Btjunkie, arriva adesso la notizia che la Guardia di Finanza di Cagliari, in attuazione di un provvedimento di urgenza disposto dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, ha oscurato anche il server proxy utilizzato per raggiungere comunque dal nostro paese la piattaforma pirata. In particolare il nucleo di Polizia Tributaria del capoluogo sardo ha fatto oscurare proxyitalia.com, creato in Canada ma situato in Germania. Praticamente gli utenti italiani, nonostante l’inibizione posta dai provider, riuscivano ad accedere a Btjunkie dall’indirizzo proxyitalia.com/btjunkie.org. Secondo la Guardia di Finanza, il proxy sarebbe stato messo in piedi proprio per aggirare il blocco posto dalle autorità, tanto che la registrazione al dominio risale allo stesso giorno in cui è stata disposta l’inibizione del sito nel nostro Paese.
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