Niente da fare, sembra proprio che Facebook risulti indigesto ai tedeschi. Anche stavolta, a scagliarsi contro il social network, è il ministro per la protezione dei consumatori, Ilse Aigner, che già in passato aveva ammonito contro l'utilizzo della creatura di Zuckerberg, sconsigliandone l'uso sia ad aziende che ai dipendenti statali. Ora la Aigner ha inviato una nuova email ai dipendenti del proprio gabinetto e ai colleghi ministri, nella quale puntualizza i motivi per cui Facebook non dovrebbe essere utilizzato, sempre due: la sicurezza e la protezione della privacy. Il ministro avverte anche chi non è iscritto al network, asserendo che basta visitare le pagine Facebook attraverso i link presenti nei siti esterni, per fornire al network dati sufficienti per stilare un profilo utente che comprenda le abitudini di navigazione ed altri dati personali. Facebook, dal canto suo, ha sempre negato di effettuare questo tipo di raccolta dati per i visitatori non registrati, ma ammesso che le preferenze degli utenti registrati vengono raccolte per "migliorare il servizio". Lo scorso mese, il commissario tedesco per la protezione dei dati online, Thilo Weichert, aveva dichiarato illegale il pulsante "Mi piace" di Facebook, perchè il meccanismo d'uso viola le norme sulla privacy tedesche ed europee. Weichert non si è limitato a questo, ma ha avvisato le aziende intimandole di rimuovere tale pulsante dalle proprie pagine web, chi non lo farà entro settembre, sarà sanzionato con una multa di 50000 euro.
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